Passion In Action Ventana
Designing Future Ambient Interactions
La sesta puntata della serie Sky Arte “Viaggi di Segno: Storie di bellezza e creatività italiana”, curata da Francesca Concina e Camilla Bellini, racconta Designing Future Ambient Interactions, un Passion in Action (PIA) della Scuola del Design del Politecnico di Milano.
Ventana e i Passion in Action: progettare nuove superfici di interazione
Il progetto, sviluppato in collaborazione con VentanaDesig – realtà statunitense specializzata in superfici microLED modulari – ha offerto a un gruppo multidisciplinare di studenti l’opportunità di esplorare un nuovo modo di concepire lo spazio, la tecnologia e le interazioni digitali.
Tradizionalmente, gli schermi sono elementi che “si appoggiano” agli spazi: monitor, display o pannelli che interrompono superfici e volumi. Ventana propone una visione alternativa, concependo lo schermo come un vero e proprio materiale architettonico, integrato e continuo, paragonabile a legno, pietra, metallo o ceramica.
Su questa sfida progettuale si è costruito Designing Future Ambient Interactions, un Passion in Action (PIA) del Politecnico di Milano, che ha invitato gli studenti a immaginare come le superfici digitali possano trasformare gli ambienti che abitiamo, supportare nuove forme di interazione, arricchire l’esperienza sensoriale e rendere più fluido il rapporto tra contenuti, architettura e vita quotidiana.
I Passion in Action sono attività formative del Politecnico di Milano, aperte a studentesse e studenti di tutta l’Università, dedicate a temi emergenti, sperimentali e trasversali. Offrono l’opportunità di sviluppare competenze non convenzionali, esplorare nuovi linguaggi progettuali, lavorare in team multidisciplinari e confrontarsi con aziende, professionisti ed esperti.
In questo contesto, Designing Future Ambient Interactions rappresenta un esempio emblematico del valore educativo dei PIA, unendo ricerca, sperimentazione e collaborazione tra discipline.
L’obiettivo del progetto non era la progettazione di singoli oggetti, ma la costruzione di scenari d’uso: nuove modalità di abitare, lavorare, acquistare, visitare e vivere gli spazi attraverso superfici digitali diffuse. Al centro della sperimentazione si colloca Ventana, una piastrella microLED di altissima qualità, ultrasottile, flessibile e modulare, che ha permesso agli studenti di superare l’idea di “schermo-oggetto” per esplorare pareti interattive dinamiche, ambienti immersivi e responsivi, configurazioni sensoriali multispecie, spazi di lavoro adattivi e paesaggi digitali integrati nell’architettura.
Il progetto ha inoltre stimolato una riflessione più ampia sulle superfici digitali come nuovo strato culturale degli spazi, in cui contenuti, movimento e interazione diventano parte integrante dell’identità architettonica.
Un laboratorio interdisciplinare del Politecnico
Hanno partecipato 40 studentesse e studenti, provenienti da 13 corsi di studio afferenti a tutte e quattro le Scuole dell’Ateneo. In particolare, la Scuola del Design è stata rappresentata da diversi percorsi, tra cui Design del Prodotto, Design degli Interni, Design della Comunicazione, oltre ad altri corsi e indirizzi trasversali. Tutti hanno preso parte attivamente a questo laboratorio interdisciplinare.
Il progetto è stato coordinato dal Professore Venanzio Arquilla e dal Professore Emmanuele Villani del Dipartimento di Design, e si è sviluppato attraverso workshop, sperimentazioni, revisioni iterative, e sessioni collaborative con il team Ventana — composto da Jeremy Hochman (Founder & CEO), Itir Eraslan, Deniz Erkol Gorlini e Silvia Gorlini (SANTASOFIA27) — coinvolgendo anche attori culturali esterni, come l’ADI Design Museum, che hanno contribuito a dare valore e visibilità alla sperimentazione.
Sotto la guida della Scuola, gli studenti hanno portato nel progetto conoscenze diverse — tecniche, progettuali, culturali — integrandole in visioni condivise e future-oriented.
Esiti progettuali
Sono stati sviluppati 13 progetti, valutati per coerenza, innovazione, impatto e qualità dell’esperienza. I tre progetti premiati sono:
- Noesis
Lisa Ascari, Camilla Boggi, Isacco Comi - A City That Listens
Davide Carabellese, Lorenzo Crivelli, Davide Gentilini, Antonella Rattini, Rosanna Tempesta Lavinia - Responsive Workspaces
Shaikh Munazzar Arshad, Singh Shivam
Questi progetti dimostrano come la prototipazione di scenari d’uso possa generare visioni complesse e trasformative del rapporto tra persone, tecnologia e spazi, inserendosi all’interno di un modello didattico innovativo.
In questo contesto, il Politecnico di Milano sta sviluppando approcci formativi capaci di:
- combinare innovazione tecnologica e cultura del progetto;
- favorire la collaborazione tra discipline;
- connettere studenti, imprese e istituzioni culturali;
- esplorare nuove forme di interazione ambientale;
- attivare processi replicabili di ricerca e sperimentazione.
Una visione in cui la tecnologia non è solo uno strumento, ma una piattaforma per immaginare esperienze, identità e futuri possibili.
Elenco Partecipanti
Tempesta Lavinia Rosanna, Yilmaz Betül Özlem, Kaynar Tuana, Hoveydi Tahmineh, Gurkok Zeynep, Ulukhanova Elene. Zeleke Yonathan Ayalew, Carabellese Davide, Sullcapuma Gaia, Ibrahim Arwa, Shaikh Munazzar Arshad, Singh Shivam, Cui Tianli, Hu Chenjie, Rossi Matteo, Yezza Yasmin, Kalantari Parisa, Selmi Maali, Qian Chen, Frer Andrea, Cheng Yining, OzturkDoga Bercin, Baracchi Gaia, Reversi Cecilia, Das Bipasa, Ranzani Gaia, Boggi Camilla, Ascari Lisa, Gurkok Mario, Magnacavallo Alessio, Comi Isacco, Rattini Antonella, Maiani Matteo, Anchi Koichiro, Taslaoanu Ioana Catalina, Shcheglova Vitalina, Rocco Mattia, Zhang Yiwei, Mazzotti Sofia, Marcuzzi Sara, Gentilini Davide, Crivelli Lorenzo, Li Enquan