T-Factor
Making cities in the age of uncertainty
T-Factor è un progetto di Innovation Action - Horizon 2020 - che, tra il 2020 e il 2024, ha esplorato il potenziale trasformativo degli "usi temporanei" di spazi sottoutilizzati e degradati nei processi di rigenerazione urbana.
Poiché possono passare anni o addirittura decenni tra l'approvazione di un piano di rigenerazione e la sua effettiva attuazione, un numero crescente di edifici, lotti e spazi inutilizzati o degradati nelle aree urbane vengono trasformati in siti per sperimentazioni temporanee co-creative attraverso una moltitudine di attività culturali, sociali e imprenditoriali innovative.
L'obiettivo del progetto T-Factor era quindi di creare una rete internazionale di scambio e collaborazione per dimostrare il potenziale trasformativo degli usi temporanei come risorse critiche per la città, al fine di stabilire processi di rigenerazione più inclusivi e sostenibili.
25 partner europei e 6 città pilota - Milano, Londra, Bilbao, Amsterdam, Kaunas, Lisbona - hanno lavorato per progettare, prototipare e testare diversi tipologie di iniziative temporanee coinvolgendo le comunità locali.
La città di Milano ha ospitato uno dei 6 progetti pilota presso il MIND - Milano Innovation District - ex area Expo2015 – sito oggetto di un grande progetto di rigenerazione previsto per essere completato nel 2031. Il progetto pilota di Milano si è concentrato sulla realizzazione di iniziative temporanee con l'obiettivo di:
- MISSIONE 1: creare una comunità dinamica aperta allo scambio di idee, progetti e conoscenze scientifiche;
- MISSIONE 2: promuovere stili di vita consapevoli e sostenibili attraverso la conoscenza e la protezione della biodiversità urbana;
- MISSIONE 3: costruire un'identità condivisa per il distretto e favorire l'accessibilità tramite l'osmosi tra realtà interne e locali.
Tra queste iniziative, Polifactory, il fablab del Politecnico di Milano, ha affrontato specificamente le missioni 2 e 3, attraverso la progettazione di Herbula Wild Garden (in collaborazione con LAND) e la MIND Community House (in collaborazione con Plusvalue).
Herbula wild garden
Herbula è un giardino temporaneo di erbe dedicato alla coltivazione di erbe e fiori autoctoni, che promuove la biodiversità locale e l'uso intelligente dei suoi prodotti. Il giardino ha la funzione di educare le comunità circostanti sui benefici della biodiversità urbana, preservando l'ambiente naturale e offrendo uno spazio di apprendimento e sperimentazione per studenti di diverse età.
Herbula è composta da tre aree diverse:
- un'area con fioriere, dedicata alla coltivazione di erbe aromatiche e officinali disponibili per chiunque desideri utilizzarle per preparazioni culinarie o erboristiche;
- un'area sperimentale, dedicata alla ricerca educativa e a esperimenti botanici o agronomici, soprattutto per la coltivazione di specie autoctone commestibili che possono essere trasformate in prodotti di uso quotidiano;
- un prato fiorito, dedicato alla vegetazione spontanea capace di attrarre impollinatori e altri insetti utili.
La differenziazione tra queste aree ha permesso lo sviluppo e la realizzazione di diversi tipi di iniziative sul tema della biodiversità urbana.
BiodiverCity@MIND for Schools è un'iniziativa di educazione ambientale per studenti delle scuole primarie e secondarie locali, condotta in collaborazione con architetti del paesaggio e un'associazione locale di esperti di scienze naturali. L'iniziativa ha coinvolto gli studenti in una serie di attività, sia in aula che nel prato fiorito di MIND, mirate a conoscere e entrare in contatto con la biodiversità locale. Durante le attività sul campo, gli studenti sono stati accompagnati da esperti di scienze naturali in un tour della biodiversità e hanno partecipato a un laboratorio guidato dal team di Polifactory. Il laboratorio consisteva nell'assemblare bug hotel progettati dal team di design tramite tecnologie di fabbricazione digitale e nel comporre bombe di semi per seminare il prato fiorito.
BiodiverCity@MIND for Schools è stato co-progettato e realizzato dalla coalizione locale T-Factor (Polifactory, LAND e PlusValue) in collaborazione con Fondazione Triulza e gli esperti di scienze naturali e divulgazione scientifica di una onlus locale, Progetto Natura Onlus.
Herbula Lab è invece un workshop mirato alla progettazione e all'allestimento dell'area sperimentale di Herbula, che ha coinvolto gli studenti di un istituto agrario di Milano. In accordo con gli insegnanti della scuola, si è deciso di creare un giardino selvatico resiliente, composto da piante autoctone commestibili, adatte alla trasformazione in prodotti di uso quotidiano per scopi gastronomici, cosmetici o erboristici. Una volta selezionate e piantate le erbe nell'area dedicata, è stata organizzata un'attività pratica nella scuola per mostrare agli studenti come trasformare le piante attraverso processi come distillazione, fermentazione e disidratazione, sperimentando direttamente gli strumenti e le tecnologie necessari.
Civic Nature Exhibition ha propostp un percorso esperienziale attraverso le diverse aree di Herbula, dove i visitatori potevano trovare pannelli informativi, sviluppati dal team di Polifactory, mirati a diffondere consapevolezza sulla biodiversità urbana e su come interagire con essa. Questi pannelli fornivano informazioni sulle erbe e i fiori selvatici del giardino e erano collegati tramite codici QR a ulteriori contenuti digitali. Inoltre, lungo il percorso, le persone erano invitate ad agire contribuendo alla mappatura della biodiversità sull'app iNaturalist, seguendo le semplici istruzioni fornite sui pannelli.
Il lavoro svolto al MIND è culminato in una mostra all'aperto, intitolata Civic Nature, e in un evento di apertura durante la MIND Innovation Week che ha ospitato l'intervento di due esperti dello Studio Terra Viva, responsabile della mappatura della biodiversità al MIND, e che ha coinvolto più di 50 partecipanti provenienti dal settore immobiliare, dal mondo accademico e dalla pubblica amministrazione.
Biodiversity Ambassador Programme, un'attività dedicata alle aziende di MIND per far loro considerare la biodiversità nei loro bilanci di sostenibilità e includere attività legate alla biodiversità nel loro sistema di welfare. La partecipazione al programma includeva una call aperta per i dipendenti delle aziende per svolgere semplici attività di mappatura della biodiversità per rilevare la fauna presente nel distretto.
Bioscopium, un innovativo sistema di mappatura della biodiversità faunistica mirato a supportare sviluppatori, politici e altri decisori coinvolti in progetti di rigenerazione nell'apprendere, preservare e implementare la fauna selvatica nell'area di rigenerazione. Il sistema include l'uso di stazioni sensoriali, progettate dal team di Polifactory in modo modulare per essere configurate e personalizzate caso per caso in base al biotopo da monitorare e per superare le attuali limitazioni del monitoraggio tramite osservazione umana o l'uso di fototrappole.
Mind Community House
La Community House è concepita come uno spazio simbolico di collaborazione tra gli attori di MIND e le realtà no-profit del territorio, in cui proporre e realizzare iniziative congiunte in uno spirito di scambio e cross-pollination a beneficio sia dell'ecosistema interno che esterno del distretto. Il suo obiettivo è il superamento graduale delle barriere e delle differenze percepite tra il mondo interno ed esterno/profit e no-profit, in uno spirito di collaborazione reciproca e reale.
Il team di Polifactory ha supportato il processo di co-creazione di Futurabili, la prima iniziativa della MIND Community House. Futurabili è un percorso di orientamento professionale verso le professioni del futuro rivolto a tutti i giovani che risiedono o vivono in uno dei comuni dell'area nord-ovest di Milano o nella città di Milano. Il percorso offre una serie di esperienze formative su temi come l'intelligenza artificiale, l'Industria 4.0, la prototipazione rapida e i materiali avanzati, condotte dalle aziende di MIND.
Il successo della prima sperimentazione ha permesso di replicare l'iniziativa per una seconda edizione in collaborazione con altre organizzazioni del terzo settore nei comuni limitrofi e di trasformare il percorso in un format consolidato.
Per maggiori informazioni: Futurabili Community House
Oltre alle attività sopra menzionate, il team di Polifactory ha fatto parte della T-Agency, un gruppo di lavoro orientato al design che opera a supporto delle sei iniziative pilota di rigenerazione - e delle loro Coalizioni Locali. Il metodo di lavoro dell'Agenzia con i piloti è stato caratterizzato dalle cosiddette "design stations", cioè tappe intermedie che hanno scandito le principali fasi del metodo city-making di T-Factor.
Ogni stazione si è concentrata su un aspetto specifico del metodo city-making, come segue:
- Exploring and inquiring station: Guidata da UAL, questa stazione mirava all'esplorazione di significati, percezioni e valori che diversi gruppi attribuivano alle aree target e ai masterplan di rigenerazione.
- Scoping and ideation station: Guidata da AAU, e costruita sulla precedente, questa stazione si è concentrata sull'articolazione delle intuizioni in sfide e opportunità per missioni di innovazione locale rilevanti per gli SDG.
- Prototyping station: Guidata da Polifactory-Polimi, questa stazione ha guidato il perfezionamento dei Piani di Attività dei piloti, nonché l'effettiva implementazione delle attività di prototipazione nei siti pilota.
- Iteration via Action Research: Guidata da LAMA, questa stazione mirava a promuovere lo sviluppo iterativo delle attività e degli usi, e l'adattamento attorno alle fruizioni e interazioni catturate tramite ricerca-azione.
La Prototyping station guidata da Polifactory si è concentrata sullo sviluppo di una metodologia per la prototipazione e il testing degli usi temporanei nel contesto dei piani e dei processi di rigenerazione urbana. In particolare, prevedeva un processo di design che potesse supportare le coalizioni locali coinvolte nella rigenerazione urbana nel:
- Progettare in dettaglio gli usi temporanei che vogliono implementare;
- Definire una strategia di prototipazione orientata alla missione in base alle proprie risorse e condizioni contestuali;
- Eseguire e testare prototipi tramite metodi di valutazione qualitativa;
- Eseguire iterazioni basate sui risultati della valutazione.
La Prototyping Station includeva due Cicli di Prototipazione, ciascuno dedicato alla prototipazione di alcune attività dei Piani di Attività dei Piloti, secondo un piano che i piloti definivano durante una serie di workshop ideati e facilitati dal team di Polifactory.
La metodologia sviluppata e testata durante il progetto ha portato allo sviluppo di linee guida e strumenti inclusi nel T-Factor Toolbox (https://hub.t-factor.eu/prototype-test/), e quindi disponibili per un pubblico più ampio.
Consortium Partners:
Anci Toscana
Lama Development And Cooperation Agency Societa Cooperativa
Plusvalue
The University Of The Arts London
Politecnico Di Milano
Asociación Cultural Open Your Kolektiboa
Land Italia Srl
Fundacion Tecnalia Research & Innovation
Aalborg Universitet
Futuribile
Friche La Belle De Mai
Stichting Waag Society
Kauno Technologijos Universitetas
Universidade Nova De Lisboa
Fundacio Per A La Universitat Oberta De Catalunya
Entidad Publica Empresarial Local Bilbao Ekintza
Kauno Miesto Savivaldybes Administracija
Technische Universitat Dortmund
Stadt Dortmund
Kpmg
Lodz-Miasto Na Prawach Powiatu
London Borough Of Camden
Kaunas 2022
Università Degli Studi Di Milano
Tongji University
Milan Pilot Local Coalition Partners:
Plusvalue
Politecnico Di Milano - Department Of Design - Polifactory
Land Italia Srl
Università Degli Studi Di Milano _ Physics Department