FOR LOVE OF THE WORLD: Philosophy, Technology and Art Festival

Vocabolario San Vittore

29 marzo 2025, 15:00 - 19:30, Theater de Veste, Delft

Il progetto Vocabolario San Vittore, sviluppato nell’ambito delle attività di Off Campus San Vittore parteciperà alla seconda edizione di FOR LOVE OF THE WORLD: Philosophy, Technology and Art Festival a Delft (TU Delft). Un festival unico nel suo genere che riunisce filosofia, arte, scienza e tecnologia per esplorare nuove narrazioni sul nostro rapporto con gli altri e con il mondo.

Il progetto si basa su una precedente iniziativa sviluppata nel quartiere Nolo di Milano dal POLIMI DESIS Lab, che ha esplorato il potere trasformativo delle parole creando uno spazio di discussione collettiva. All'interno del carcere di San Vittore, il gruppo di ricerca Imagis Lab, in collaborazione con Virginia Tassinari , ha adattato e ampliato questo format per il contesto carcerario.

Maggiori informazioni sul sito del festival.

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Il progetto

Il sistema carcerario opera con silenzi istituzionalizzati: c'è un'interazione minima tra i suoi tre pilastri principali - sicurezza, istruzione e sanità - e ancora meno tra il personale carcerario e i detenuti. Questa mancanza di dialogo ha definito il nostro progetto come un “dialogo impossibile”.

I ricercatori hanno coinvolto detenuti, agenti penitenziari, operatori e volontari in un processo continuo di co-creazione di significati condivisi e situati (Haraway 1988). Piuttosto che concentrarci esclusivamente su parole chiave individuali, abbiamo lavorato su coppie di opposti esplorando lo spazio liminale, i margini (hooks 1994) dove i significati si confondono. Un approccio particolarmente rilevante in un contesto carcerario, dove concetti come oppressore e oppresso (Freire 2000), giusto e sbagliato, si intersecano in modi multiformi. Ogni parola si riferisce al suo opposto, ma anche alle sfumature di significato nello spazio tra di essi.

Le parole chiave sono emerse dall'esplorazione del microcosmo di San Vittore e sono state selezionate da giovani adulti detenuti. Sono state poi condivise con gli altri attori del carcere. La raccolta dei significati è avvenuta attraverso incontri in piccoli gruppi della durata di un'ora ciascuno e sono stati condotti tra novembre 2023 e dicembre 2024, coinvolgendo 66 partecipanti.
Le parole selezionate e le frasi che le compongono rivelano le matrici del potere (Foucault 2015), le tensioni e le negoziazioni inerenti alla vita carceraria, evidenziando la natura dinamica e queer del linguaggio.

I quattro grandi pannelli, che riportano ciascuno una delle parole chiave del progetto, appaiono frammentati e indefiniti. Mentre lo spettatore si avvicina, diventa chiaro che sono composti da significati, frasi-frammenti di conversazioni tenute all'interno del carcere di San Vittore - messe in dialogo tra loro. Il Vocabolario cerca anche di colmare il divario tra il carcere e la società, e sarà arricchito da prospettive esterne, favorendo così un dialogo tra mondi che raramente si incrociano. I contributi raccolti dall'esterno saranno riportati a San Vittore, per essere condivisi non solo con i partecipanti iniziali, ma con un segmento più ampio della popolazione carceraria.

Direzione scientifica:

Francesca Piredda, Politecnico di Milano, Dipartimento di Design, Imagis Lab / Laboratorio carcere

Virginia Tassinari, TU Delft, Department of Human-Centered Design

Concept dell'installazione:

Chiara Ligi, Politecnico di Milano, Dipartimento di Design, Imagis Lab / Laboratorio carcere

Maria Maramotti, Studente PhD, Politecnico di Milano, Dipartimento di Design, Polimi DESIS Lab / Laboratorio carcere

Virginia Tassinari, TU Delft, Department of Human-Centered Design

Francesca Piredda, Politecnico di Milano, Dipartimento di Design, Imagis Lab / Laboratorio carcere

Editing / Visual Design / Graphics:

Maria Maramotti, Studente PhD, Politecnico di Milano, Dipartimento di Design, Polimi DESIS Lab / Laboratorio carcere

Chiara Ligi, Ricercatore, Politecnico di Milano, Dipartimento di Design, Imagis Lab / Laboratorio carcere

Con l'aiuto di:

Giorgia Borroni, Graphic designer

Elettra Panepinto, Politecnico di Milano, Dipartimento di Design, Imagis Lab / Laboratorio carcere

Aurora Chiaravalloti, Studente, Politecnico di Milano, Dipartimento di Design, Imagis Lab / Laboratorio carcere